PCTO: può diventare un’ottima opportunità con una Work Experience all’estero
Giulia ha scelto di fare una Work Experience in Irlanda, per mettersi alla prova e iniziare a conoscere il mondo del lavoro. Ha potuto così svolgere anche il progetto di PCTO, obbligatorio nell’ultimo triennio delle scuole superiori.
Sono Giulia, vivo ad Ancona dove frequento il liceo delle Scienze della Formazione. Per il PCTO*, progetto obbligatorio** che prevede lo svolgimento di un certo numero di ore (a seconda dell’indirizzo scolastico) da svolgersi entro il triennio (terza, quarta e quinta superiore), ho scelto la Work Experience all’estero, e ho potuto fare così una vera esperienza lavorativa.
Perché ho scelto la Work Experience per il mio PCTO
Ho scelto la Work Experience perché volevo fare qualcosa di diverso ma allo stesso tempo originale e nuovo che mi piacesse davvero dopo due anni di pandemia e volevo mettermi alla prova.
Non ho mai avuto l’opportunità di lavorare qui in Italia e questo programma mi ha subito incuriosita.
Da questa esperienza mi aspettavo di entrare gradualmente nella mentalità del mondo del lavoro, visto che considero molto importante e utile per il mio futuro iniziare a fare esperienza pratica e imparare come affrontare la vita dopo il liceo/università. Desideravo entrare a contatto con le persone del posto e conoscere la loro cultura; era importante per me praticare il mio inglese sotto ogni punto di vista (scuola, lavoro e famiglia).
Work Experience: cosa mi aspettavo, cosa ho ottenuto
Questa esperienza ha confermato, se non superato, tutte le mie aspettative e sono molto contenta e soddisfatta di me stessa per essere stata fin dall’inizio determinata a partire.
Tra le destinazioni ho scelto Ring of Kerry, in Irlanda, con un programma che mi permetteva sia la frequenza del corso di lingue sia un lavoro il pomeriggio.
Ho lavorato in una caffetteria, durante la prima settimana ho iniziato dalla cucina lavando i piatti e aiutando a sistemare, per poi passare, durante la seconda e terza settimana, a un ruolo più attivo nella vera e propria caffetteria, al bancone o servendo ai tavoli e prendendo le ordinazioni dai clienti.
Ho sempre cercato di rendermi utile aiutando il personale (a seconda delle cose che servivano giorno per giorno) e sistemando il locale.
Cosa mi ha insegnato questa esperienza
La Work Experience mi ha aiutato tantissimo su diversi punti di vista. Per esempio, a livello lavorativo ho capito finalmente cosa significa lavorare e prendersi un impegno e delle responsabilità. A livello personale mi ha reso molto più sicura di me stessa ma anche elastica nell’affrontare situazioni anche più complicate. Infine a livello linguistico mi ha aiutato molto perché ho potuto mettere in pratica il mio livello di inglese e imparare ad ascoltare in modo attivo.
Ho esercitato molto il mio inglese poiché lavoravo insieme ad altri ragazzi irlandesi della mia età e parlavo con i clienti e i responsabili del mio posto di lavoro in lingua locale. Se sono tornata in Italia parlando un inglese più sciolto penso sia merito soprattutto dell’esperienza di lavoro che ho svolto in Irlanda.
Grandi cambiamenti e nuove responsabilità
La cosa che mi è piaciuta di più è l’essermi sentita finalmente responsabile e sicura di me. Ho sempre voluto lavorare (soprattutto in una caffetteria) ma in Italia non ho mai avuto l’opportunità e qui in Irlanda ho imparato diverse cose sia in questo ambito sia nel lavoro in generale.
In Irlanda potevo imparare e sbagliare senza ripercussioni e questo mi ha fatto sentire subito a mio agio. Potevo comprendere senza ansie cosa dovevo fare e sentirmi subito sicura di me nella lingua, nelle diverse situazioni che possono capitare al lavoro e nei comportamenti e atteggiamenti da seguire.
Mi sentivo responsabile perché ho capito che, una volta che si prende un impegno, bisogna portarlo a termine che ti piaccia o no e questo mi ha aiutato molto anche sull’affrontare le diverse situazioni che ti capitano nella vita, non solo in una caffetteria.
In generale sono state tre settimane stupende, sia al lavoro che in famiglia e se avessi l’opportunità di tornare indietro nel tempo non cambierei per nulla al mondo il momento in cui ho deciso di partire per l’Irlanda.